Il turismo sessuale torna alla carica più pimpante che mai.
Su Libero si legge di un nuovo blog "Gnocca Travels" che, in barba a tutti gli ammonimenti di diversi Paesi circa il turismo sessuale, promuove con grande orgoglio tutte le destinazioni dove gagliardi maschietti (perchè diciamolo, le ragazze è difficile che cadano tanto in basso) si recano non per ammirare splendindi monumenti e conoscere culture diverse dalla propria, imparando forse lezioni importanti, ma per fare sesso con ragazze del posto. Prostitute e non, poco importa.
Il blog, mentre in Paesi come la Lettonia il governo cerca in tutti i modi di combattere l'afflusso di uomini arrapati provenienti da tutta Europa che credono che grazie al loro maggiore potere d'acquisto e al loro (pfui) sex appeal, che potranno conquistare le bellissime ragazze del posto, per poi abbandonarle e raccontarsi le avventure al bar davanti ad una birra (se no che uomo sei??), celebra il rituale del sesso in viaggio con dovizia di particolari.
Ha addiritura una Mission, divulgare a tutti coloro che sono interessati il luoghi dove risiedono le cosiddette gnocche e dare consigli su come conquistarle (vedi: ingannarle per farsi una trombata), concepita durante una serata in cui un gruppo di italiani, a quanto pare simbolo dell'italiano medio di bassissimo livello, si sono trovati a Gressoney (ma un pò di originalità?.....) per discutere dei loro inenarrabili viaggi alla ricerca di sesso.
Per alcune destinazioni, i simpatici autori del sito danno indicazioni precise su come comportarsi: prima di tutto mai dire che si rimarrà nel Paese solo per due giorni, ma inventarsi di tutto e di più per far credere di essere un businessman (che hanno ben altro da fare, quelli veri) che tornerà nel Paese prima o poi, per giurare eterno amore alla sprovveduta donzella.
Oltretutto in alcuni posti è necessario avere alcune caratteristiche particolari, come stile (un uomo che prende un aereo per andare a scoparsi una ragazza in un altro paese può avere stile? Accidenti, non si finisce mai di imparare!!) e un inglese fluente (mmmmh, ignoranti del genere non credo abbiano molte possibilità.... però, non si sa mai......).
Insomma: al peggio non c'è mai fine, sembra avvisarci Gnocca Travel, che è orgoglioso di annunciare a tutti le recensioni su giornali (per lo più maschili) che hanno parlato del mitico blog.
E' un peccato che il viaggio si riduca ad un pretesto tanto misero come quello di adare a fare sesso in un altro Paese: il ritratto di chi lo fa è abbastanza ovvio, non occorre essere geni del marketing:
- uno sfigato: farsi duemila chilometri per una trombata è proprio da disperati, no?
- un frustrato: ecco l'avventura che finalmente anche l'uomo più frustrato al mondo può permettersi per rendere la sua vita un film!! (speriamo che non esca al cinema, per pietà...)
- un alienato: andando in Paesi dove il suo stipendio vale finalmente qualcosa, può utilizzare (leggi: sfruttare) il suo nuovo "potere" per avvicinare ragazze che rimangono abbagliate dall'italiano "ricco" e "trendy" (doppio-pfui).
Nota di fondo: come viaggiatore accanito e patito di racconti di viaggio e di consigli di chiunque abbia viaggiato in posti che non ho ancora visto, non ho mai sentito qualcuno dichiarare di partire quest'estate per andare a Praga a fare turismo sessuale: il che vuol dire che o sono stato così fortunato da non aver mai incontrato nessuno che lo ha fatto, oppure i leggiadri maschietti che si dedicano ad un hobby tanto ameno si vergognano a morte ad ammetterlo. A ragione....
Buon viaggio!
2 commenti:
Squallido e schifoso.
Se ripenso a quei servizi che realizzarono "Le Iene", con le interviste ai fruitori del turismo sessuale, che esplicitavano quanto li eccitassero le bambine, gliela farei io stessa la castrazione, ma non quella chimica.
e' proprio vero, nel web si incontra di tutto...
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