martedì 26 agosto 2008

Se c'e' una soluzione,
perche' preoccuparsi?
Se non c'e' una soluzione,
perche' preoccuparsi?

4 commenti:

Tendallegra ha detto...

Questa è una massima che mi ricordano sempre e che non mi fornisce alcuna soddisfazione, nè alleggerisce preoccupazione. Semmani, mi innervosisce.

Anonimo ha detto...

La massima non e' assolutamente fatta per alleggerire la preoccupazione, ma per metterla in prospettiva.

Un esempio piu' "crudo" e' questo: pensa che un giorno morirai e che la vita e' comunque breve: pensa adesso a quello che ti sta preoccupando: ne vale veramente la pena? non vale la pena rischiare, molto, ma molto di piu', per i nostri sogni?

Steve Jobs dice, e sono d'accordo, che la morte e' un'amica, perche' ti ricorda che sei nudo, che non hai nulla e quindi non puoi perdere nulla. I filosofi Zen dicevano: guai a pensare che tu abbia una vita lunga davanti a te, perche' la sprecherai. Vivi come se dovessi morire oggi, in battaglia, con tutta la passione che scorre dentro di te.

Lorenzo

Anonimo ha detto...

Perché..la mente umana si preoccupa spesso per niente, e noi raramente riusciamo a "dominarla, a "cavalcare la tigre", cioè forse a "controllare" le nostre energie/forze (come direbbe J.Evola)! Mi piace leggere di queste cose, ma più ne leggo più mi rendo conto che se uno legge tanto e non applica niente, il tutto non porta da nessuna parte o forse peggiora la situazione!

Anonimo ha detto...

Verissimo, per questo consiglio di creare dei propri rituali, ogni giorno, per seguire la propria strada.

Lorenzo